
Buongiorno a tutte/i voi,
per iniziare vi auguro un buon weekend in compagnia di questo piatto che lo chef Martino Martignon ha eseguito al corso di cucina che frequento e che è terminato.
In questo piatto vedremo l'uso delle "sbrise", un fungo che viene coltivato e si trova in abbondanza il cui nome è Pleurotus.
Questo fungo non è di pregio, anzi è abbastanza banale ed il gusto non è particolare, si potrebbe definire un fungo "insipido" tanto non sa di nulla.
Di solito viene preparato ai ferri, oppure bollito e ben strizzato dall'acqua in eccesso e condito come una normale insalata.
Unico pregio è che il nostro organismo non assimila i funghi e quindi è indicato nelle diete.
Ingredienti per 4 persone
400 grammi di paccheri
200 grammi di sbrise pulite e tagliate a strisce
200 grammi di salsiccia di cavallo o normale privata della pellicina e sbriciolata
100 grammi di pomodori secchi sott'olio tagliati a julienne
1 scalogno tritato
Parmigiano o grana padano o pecorino grattuggiato
Brodo vegetale non salato
Vino bianco secco
Olio evo
Sale
In una padella facciamo rosolare lo scalogno in 3-4 cucchiai di olio evo, aggiungiamo le sbrise e facciamo appassire, aggiungiamo la salsiccia sbriciolata e facciamo rosolare, sfumiamo con mezzo bicchiere di vino bianco e facciamo evaporare, aggiungiamo del brodo vegetale non salato e proseguiamo la cottura per circa 30 minuti, aggiungiamo i pomodori secchi e fermiamo la cottura.
Il condimento dovrà risultare un po' brodoso e servirà per terminare la cottura dei paccheri.
Cuociamo la pasta in abbondante acqua salata per il tempo indicato sulla confezione, scoliamo e versiamo il tutto nella padella del sugo, proseguiamo la cottura per altri 2-3 minuti.
Serviamo ben caldo con abbondante parmigiano o grana o pecorino.
Come avrete notato, nel condimento non è stato aggiunto nè il sale nè il pepe, entrambi già presenti negli ingredienti.
Potete servire questo piatto anche come piatto unico
Buon appetito
Frase del giorno: "El federalismo lè passà, chissà cossa succederà". Il federalismo è passato e chissà dove porterà. A buon intenditore poche parole.


